Ore 7:45, direzione ufficio. Incrocio con semaforo. A bordo della mia bici, scatta il verde e tutti ci affrettiamo a imboccare la lunga strada in discesa che porta a Lugano centro. Dopo neanche 200 metri (sembrano pochi, ma con quella pendenza sono sufficienti a una bici per raggiungere i 40km/h), incontro un addetto alla sicurezza stradale che lascia passare tutte le auto prima di me per poi alzare il braccio in segno di ordine di fermata. Un po’ sorpresa, freno immediatamente e mi arresto prima dell’addetto. Quello si gira e fa cenno a un operaio a bordo di un furgone che può uscire in retromarcia da un cancello. Mi azzardo a osservare ad alta voce: “Signore, si ricordi che i mezzi più deboli vanno sempre tutelati sulla strada, non messi in pericolo.” Di tutta risposta, sono stata derisa da lui e dai suoi colleghi.
Altro giorno. Arrivo a una rotonda che devo percorrere per tre quarti per imboccare la pista ciclabile dal lato opposto, attraversando forzatamente anche la corsia auto del senso di marcia opposto. C’è una zona spartitraffico da sfruttare per poterla eseguire velocemente e in sicurezza.
L’ingresso della ciclabile oggi è ostruito da una pattuglia della polizia. Così, quando mi immetto nella solita zona spartitraffico tra le due corsie delle auto, tale è la confusione che si crea:
- i guidatori che devono transitare nella corsia tra lo spartitraffico (dove sto attendendo) e la polizia, non sanno decidersi se la priorità sia avanzare lentamente per dar retta agli agenti dal finestrino o agevolare il mio attraversamento
- la polizia, visto l’ingorgo creato, non ferma nessuno ma lascia che le auto scorrano lentamente
- io vengo ignorata rimanendo ferma lì in mezzo ad aspettare che un’auto mi faccia passare (anche se ancora devo capire come circumnavigare la squadra mobile e trovare un varco di accesso alla ciclabile)
Questi sono episodi esemplificativi di come occorra un cambio di atteggiamento comune. Ecco alcuni suggerimenti che possono concretamente far la differenza nei confronti di chi si sposta in bici:
- Anche se sulla carreggiata non vi è una corsia gialla riservata alle biciclette, se siete in auto ricordatevi sempre di lasciare uno spazio sufficiente alla vostra DESTRA (infatti è qui che dovrebbero circolare i mezzi di mobilità dolce).
- Non tagliate mai la strada a una bici; al giorno d’oggi una bici viaggia in media a 20km/h in piano e 40km/h in discesa, dunque non c’è bisogno che sottolinei quanto sia pericoloso frenare all’improvviso
- Se con l’auto superate una bici in salita e dovete fermarvi subito dopo davanti a lei, assicuratevi di lasciarle sempre uno spazio di passaggio; qualora ve ne sia la possibilità, il ciclista farà di tutto per non fermarsi in salita (ripartire in pendenza positiva è molto faticoso!)
- Se dovete passare a fianco di una bici, lasciate sempre ALMENO 80 cm tra il vostro specchietto e l’estremità del suo manubrio.
Grazie, da una ciclista di ogni giorno.
0 commenti